IL GRANO SARACENO
cresce spontaneo nell’area tra la Siberia e la Manciuria.è giunto in Italia nel 1600, dove si è affermato nelle vallate alpine per la grande penuria di cibo che i contadini vivevano.
La semente di grano Saraceno era tanto importante che si poteva piantare come seconda semina, dopo il frumento e la segale nella pianura e, produttivo in tutta la provincia in miriadi di orticelli fino e oltre i mille metri di altitudine. Fu grande sviluppo di coltura che sfamò generazioni dei paesi di montagna facendo diventare il cereale un tipico prodotto della Valtellina, dando origine a famosi piatti tipici come i pizzoccheri.
Da numerosi anni il consumo di questo cereale è coperto per il 100/100 dall’importazione soprattutto dalla Cina, Turchia , Polonia perché da noi il coltivato ha un costo superiore di coltura.
.Ahimè: il grano Saraceno importato rimane troppo tempo nei silos di raccolta, poi nelle stive delle navi, e quando arriva da noi è sapido solo del condimento di burro e dal formaggio aggiunto.
Bisogna far presto recuperare per tempo la SEMENTE DI GRANO SARACENO COMUNE QUALITA’ VALTELLINA specie bene acclimatata e richiesta dalla cucina tradizionale Valtellinese prima di disperderla per sempre, bisogna tornare a ripiantarlo almeno per mantenere la semente autoctona, prima che questo piatto così conclamato sia surclassato per insipienza da altre cucine.