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Questa passeggiata sulle Orobie è ricca di storia, nei suoi circa 4 chilometri da percorrere a piedi ma soprattutto con lo spirito e con il cuore fa rivivere in poche ore le stesse sensazioni di un antico pellegrino. Si percorre la strada storica che da Sacco in Valgerola porta al Dosso, piccolo nucleo abitato tutto l'anno, frazione di Cosio. Inoltrandosi nei boschi fra giochi di luci e ombre dopo poco ecco il Molino del Dosso in riva al Riofiume. Amena e fresca località ai piedi della cascata della Fula. Il mulino, riportato alla luce e restaurato negli ultimi anni oggi è tornato perfettamente a girare con i congegni ancora in legno e pietra, funzionante con la forza dell'acqua.
Nel Museo del Molino del Dosso fra tradizione e coltura contadina si può ammirare quello che un tempo si usava per spremere, schiacciare, pestare e macinare. Un antico torchio per spremere l'uva che veniva coltivata a Bema, paesino sulla sponda opposta della vallata. Un frantoio molino con macina a funzione manuale. La Pila molino famigliare medioevale riscoperto a Sacco in località Costa risalente al 15° secolo, che serviva per la pilatura dell'orzo e la frantumazione di cereali e castagne.
Salendo attraverso i boschi di castagno nel fascino della quiete si raggiunge Rasura a 800 mt. d'altitudine. Percorrendo il tracciato dell'antica strada che portava ai passi di Gerola conosciuta ancor prima del IX sec., merita una visita la romantica Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe con le sue preziose reliquie e l'organo lombardo del 600.
Nei pressi vi è il museo Etnografico che testimonia il passato contadino el le sue tradizioni. Previa prenotazione è possibile pranzare in località Campagnola con polenta gialla nostrana, formaggi e tipici prodotti della valle.
Proseguendo sulla strada panoramica il borgo di Mellarolo appare con lo sfondo maestoso dei monti con le cime innevate e contattando il signor Diego Zugnoni si può visitare la casera del formaggio e fare acquisti genuini.
Il tragitto prosegue e sul sentiero attorniati dal verde declivio del versante orobico si scende verso Sacco dove s'incontra il Museo dell' Homo Salvadego con la camera Picta del 1664. Possibilità di visitare la Chiesa dedicata a San Lorenzo ricca di reliquie e quadri, fra i quali il ritratto di Bona Lombarda che in questo luogo ha avuto i natali.
Qui termina fra paesaggi naturali la passeggiata de l' Hum Salvadeg da raccontare ma soprattutto da portare in ricordo nel tempo. |
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